P.B.Kent    
Cattolica   Paul  Bonnie Kent  Pittore
     
ITALIANO    Pag      1 3
 
     
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Biografia
Mostre
 
HANNO SCRITTO DI LUI
A.Scalini. - D.Conenna - E. Cecchini
E.Cristiano - G. Massarelli - G.P.Palino.
M.Donini - S.Perdicaro - S. Coccia
M.T.Corleto - P.Parma - T.Ho Kit - V.Tortorelli
 
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Biography
Exhibitions
 
 
1985
Allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica verso l'espressione del Maestro Bonnie-Kent degno di essere conosciuto ed apprezzato per la sua encomiabile attivita' volta negli anni trascorsi e che, con ancor piu' essensa passione, va svolgendo nell'anno presente, ho dato tutto il mio entusiastico assenso e sono onorato di segnalare con queste mio scritto. Certo GUTTUSO, DOVA, VESPIGNANI, ANNIGONI, QUASIMODO, UNGARETTI, ecc. non hanno bisogno di presentazioni, mentre i piu' contrano difficolta' farsi conoscere e a trovare una propria dimensione secondo il valore personale. Ho voluto appunto segnalare questo artista cui conosco la completa dedizione alla nobile arte, nella quale eccelle per meriti non comuni. E per autentico valore, al fine di additarlo, come vivissimo esempio, punto di riferimento e pietra miliare nell'intricato mondo cui appartiene di pieno e sacrosanto diritto.
A.S.
 
1985"
Raffinato cultore della forma ( il nudo rappresenta uno dei punti cardini della sua arte) sa sapientemente sfruttare le sue doti pittoriche nel proporci  immagini di notevole potenza estetico 'lirica. Lo abbiamo ammirato ricercatore instancabile della espressione artistica nelle sue (illusioni), creazioni astratte sospese tra il fantastico e il razionale, nelle quali l'io empirico e l'io artistico, per cosi' dire, in una simbiosi di squisite sensazioni. Dopo questo periodo ritroviamo un Bonnie-Kent piu' puro, consapevole della propria esperienza acquisita per poter illustrarci una proposta di astrattismo molto  interessante. Il Nostro percorre due vie la pittura astratta con significato e la pittura astratta priva di significato, in tale distinzione egli intende esprimere  il concetto intellettuale dell'astrattismo inteso come proiezione di studio dell'analisi concettuale della forma d'arte e di ricerca estetico critica. In questo  spazio egli si muove con padronanza di stile e autenticita' espressiva, alla ricerca di mezzi interpretativi del linguaggio plastico forme ancora legate a un  significato letterario, divenute impulso dell'attivita' intellettuale al di la del concetto del limite sensorio, e forme di pura concezione astratta. Sia nell'una che  nell'altra forma, si rivela artista intelligente e fantasioso. Il modulo lineare della intelaiatura di base, intuito con originalita' ed eleganza; l'armonia strutturale della compagine compositiva l'adozione dei colori primari e l'impiego dei loro complementari usati con abilita' buon gusto, sono gli elementi rivelatori di questa pittura. Gli oli e le chine ubbidiscono a una ricerca di forma; interessanti le nature morte a china veri studi di stilizzazione astratta,  in cui eleganza e armonia si convertono in una musica segreta, intima. Nelle opere a olio; condotte con lucidita' analitica, e capacita' costruttiva, egli esalta il valore concettuale della forma, cercando nel ritmo del colore e nella sintassi dei tracciati una adeguazione di forma e di contenuto.
G.P.P.
 
1985
C'e sempre nella vita di un artista ( e guai se cosi' non fosse), una continua evoluzione, una continua maturazione, cosicche' il discorso pittorico si evolve in sintonia con l'attualita' della vita, con i sempre nuovi modelli comportamentali dell'uomo determinati dall'incalzare degli avvenimenti che caratterizzano la nostra esistenza. E' cosi' e' stato per Bonnie Kent quando nel 1969 inizia ad esprimersi con matita e pennelli ovviamente lo fece sfruttando il linguaggio piu' recepibile almeno come immediatezza e piu' chiaro per chiunque, cioe' il figurativo. Poi il tempo ha modificato tante cose all'esterno con incidenza precisa nell'intimo di  Bonnie-Kent  il quale,  pian  piano, ha conquistato con sicurezza, e con tanta sincerita' un nuovo modo  d'espressione. Non ci sentiamo certo di condannare o meno dimenticare la produzione precedente di Bonnie-Kent , che anzi riteniamo valida ancor oggi,  ma certo che nel confronto si scopre l'ansia creativa dell'artista, si scoprono le sue angosce, le sue gioie, i suoi tormenti interiori, tanto che il  turbinio delle tensioni sentimentali lo si avverte proprio in quella nuova impostazione segnica alla quale dedica ogni sua attenzione e che certamente non e' ella sua geometricita' priva di stimoli emozionali. Gia' nel clima figurativo Bonnie Kent riusciva a creare una atmosfera di convincente comunicativita' pur in quella dinamica di un cromatismo mantenuto  su  toni scuri trascendendo la mera illustrazione fine a se stessa bensi' pregnando ogni opera di  fremiti della propria personalita' gia' in quelle opere si avvertiva il latente riflesso di una diversa e ben precisa (intendiamo riferirci alle opere a olio che piu' e' venuta via via schiarendosi ed affermandosi fino ad arrivare ad una sua completa realizzazione. La nuova dimensione del pittore Romagnolo si inquadra in un modo quasi concettuale di vedere l'essenza delle cose, un concettualismo, comunque che non vuol dire astrazione dai sentimenti, dalla propria sensibilita' che non vuol dire esasperato ermetismo, ma che concretizza invece, in ogni sua opera, un mondo frenetico di passioni di intuizioni di sogni, di emotivita' certo, perche' il soggetto va scoperto, va individuato, in quelle composizioni geometriche, va ricercato e capito, ed allora l'astratto diviene realta' per il godimento completo di quella comunicativita' che sempre si desidera riscontrare nel messaggio che un artista vuole ma soprattutto deve dare. Geometricita' dicevamo, nelle opere di Bonnie-Kent, ma con linee morbide, sempre finalizzate ad assegnare significato e contenuto all'impulso  creativo, a valorizzare il soggetto  nella sua spazialita' entro la quale vive come in un arco onirico, dove paiono illusorie le formazioni materiche. Ma se nel segno si riscontrano elementi al quanto  positivi, non meno nel colore che le riempie, ben inventato, ben coordinato con i fili del linguaggio, con i fili del racconto. Vivacita' cromatica che comunque nella sua esposizione complessiva, non indulge ad esasperati entusiasmi, mantenendosi invece su moduli ritmici di reale freschezza, proponendosi in perfetto equilibrio estetico. Una espressione artistica, dunque, quella di Bonnie kent, che si sviluppa su un pentagramma di dolce e penetrante musicalita'
M.D.
 
1986
Paul  Bonnie-kent e' un pittore accurato e stilisticamente ben preparato. Ogni sua opera e' una forma di comunicazione, un messaggio di espressiva e ben disegnata coerenza. Osservando queste opere di Bonnie kent, presentate in questa interessante esposizione, organizzata dal Centro Europeo di iniziative Culturali  di ROMA, qui alla galleria di esposizione nella City Hall di HONG KONG, si puo' dire che  l'artista accetta la vita e tutte le cose che fanno parte della nostra esperienza quotidiana; ma che non le accetta quando la vita e' condizionata da schemi predeterminati. La sua posizione non e' ribellione o polemica, ma proprio un rifiuto: rifiuta le forme artistiche correnti, il disegno e la pittura tradizionali. sceglie di essere solo e di condurre il suo discorso pittorico nello stesso modo in cui egli considera se stesso: un piccolo  frammento, di quella umanita' che lo circonda. Attraverso queste opere si puo' capire che l'angoscia di ogni giorno pur in qualche modo essere trasfigurata dalla bellezza, anche se questa bellezza non sopravvivera' al domani, quando cioe' dovra' essere ricreata. Nel  frattempo percepitaci  da la forza di sopportare la sofferenza della vita di ogni giorno: in questo modo l'artista elabora attentamente, con semplicita' e purezza di  contenuto il suo discorso artistico personale, rilevando un temperamento ben marcato. La materia del disegno gli permette di raggiungere quella  moderata eleganza che comunica direttamente con lo spettatore, attraverso la forza di espressione. Le opere di Bonnie Kent, che abbiamo analizzato, occupano un ben meritato posto in questa interessante esposizione.
T.H.K.
 
1988
Paul Bonnie Kent e' un pittore con alle spalle una nutrita serie di esposizioni sia in Italia che all'estero. Si e' ormai conquistato uno spazio nel panorama artistico internazionale. Le sue opere sono una esplicita non accettazione della quotidianita' che ne fa un'artista impegnato, e assai interessante. Gli oggetti sono scomposti manipolati e frantumati in tanti spazi cromatici per cogliere la poliedricita' dei problemi e delle insofferenze umane che si celano dietro la facciata dell'esperienza quotidiana.  Mostra padronanza e capacita' di disegno, disegni che si fondono in cromie calde che pervadono tutta la tela. Le sue tele nature morte e nudi femminili, sono scomposte e frantumate, aggrovigliate da fili geometrici per riproporre una realta' tutta insofferente e pesantemente condizionata che deve essere riconquistata  da ogni individuo giorno dopo giorno nel contesto della propria quotidianita'.
E.C.